• Dipartimento Organismo Abilitato DPR 462/01 (DOA)
  • Nome Lavoro Verifica periodica della protezione dalle scariche atmosferiche degli aerogeneratori del Campo Eolico di Cutro (KR) della Enel Green Power S.p.A.
  • Cliente Enel Green Power S.p.A.
  • Anno 2016
  • Luogo Cutro (KR) - Italia

Il Cliente

La MA.DE. Engineering, con il suo bagaglio di esperienza e professionalità nonché con l’aggiornamento continuo per i lavori in quota, è un partner riconosciuto nell’ambito della sicurezza elettrica di Enel Green Power SpA per le ispezioni sugli aerogeneratori dei diversi campi eolici in esercizio sul territorio italiano.

Il Servizio

La verifica periodica di legge dei dispositivi e degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche è un onere di legge previsto dal DPR 462/01 (e richiamato dal Testo Unico sulla sicurezza D.Lgs 81/08) a carico del datore di lavoro.

In tale ambito, la MA.DE. Engineering si è specializzata nelle ispezioni dei generatori eolici (WTG), formando e addestrando i propri verificatori ai lavori in quota oltre che in ambienti e spazi confinati.

Ogni WTG, in generale, può essere suddiviso in

  • turbina eolica e navicella con propri automatismi e apparati esposti, per struttura e dimensione, a fulminazioni atmosferiche dirette;
  • torre metallica, che costituisce una calata naturale, esposta anche a fulminazione diretta, con altezza variabile da terra sino al mozzo (da 50m fino ad oltre 100m);
  • fondazione in calcestruzzo armato, che costituisce anche il dispersore naturale per le scariche atmosferiche.

La navicella è collegata alla torre metallica tubolare portante la cui fondazione in calcestruzzo armato ha anche la funzione di dispersore di terra per le correnti di fulmine.

Prima dell’accesso al campo eolico, è prevista l’acquisizione relativa a:

  • calcolo della probabilità di fulminazione (valutazione del rischio);
  • progetto degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche;
  • relative dichiarazioni di conformità (con specifica evidenza degli elementi che compongono la macchina, su cui non è possibile intervenire nel corso delle ispezioni);
  • denuncia e omologazione impianti.

Nel corso delle ispezioni, che prevedono tra l’altro anche l’accesso dei verificatori alla navicella con l’ausilio dei necessari DPI (quali ad. es. elmetto, imbragatura, dispositivi anticaduta, discensori di emergenza…), è necessario accertare:

  • la continuità dei collegamenti dei conduttori equipotenziali (anche naturali) fino al nodo di terra (tipicamente alla base della torre eolica), mediante misura voltamperometrica a 4 fili;
  • la coerenza tra elementi di protezione installati e presenti nel progetto delle WTG, nonché il loro stato di conservazione.

Al termine delle ispezioni, si procede pertanto all’analisi dei dati riscontrati e dei rilievi effettuati preliminari all’emissione del verbale finale, in coerenza con le disposizioni del DPR 462/01 e la norma UNI ISO CEI/EN 17020 per gli Organismi di Ispezione.

Per maggiori dettagli sulle attività operative e/o sul nostro “Regolamento generale delle attività di ispezione”, seguire i link di riferimento.

Le Misure

Il campo eolico di Cutro raccoglie la produzione di 23 aerogeneratori eolici (WTG), ciascuno dei quali ha una potenza nominale di 2 MW, per una potenza complessiva di 46 MW. Tutti i WTG sono di costruzione Vestas V90 a tre pale.

La tensione generata è di 690 Vac e viene elevata a 30 kV dai rispettivi trasformatori presenti all’interno della navicella di ciascuna torre. Ogni WTG del campo eolico è costituito da:

  • turbina eolica e navicella avente diametro di 90 m;
  • torre metallica, con altezza di circa 95 m sino al mozzo;
  • fondazione in calcestruzzo armato.

La navicella è collegata alla torre metallica tubolare portante la cui fondazione in calcestruzzo armato ha anche la funzione di dispersore di terra per le correnti di fulmine.

La verifica riguarda principalmente l’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche e fa riferimento alla calata tra navicella e dispersore, che assicura il convogliamento e la dispersione della corrente di fulmine tramite la torre metallica e le fondazioni.

Ai fini della protezione contro i fulmini sono particolarmente importanti la geometria e le dimensioni degli elementi del dispersore (art. 3.3.2 CEI 81-2).

La norma CEI EN 62305-3, art. 4.3, indica il valore massimo della resistenza ohmica in 0,2 Ω (200 mΩ), ma limitatamente al coinvolgimento di eventuali ferri di armatura per le strutture in calcestruzzo esistenti. Trattandosi di bassi valori di resistenza la misura è stata effettuata col metodo voltamperometrico a 4 fili, facendo circolare una corrente di prova di 10 Adc tra navicella e base torre.

I dati rilevati hanno denunciato valori dell’ordine di qualche millesimo di ohm, pertanto è presente la conformità della protezione dalle scariche atmosferiche.