- Dipartimento Organismo Abilitato DPR 462/01 (DOA)
- Nome Lavoro Misura delle tensioni di contatto presso Calenia Energia S.p.A. di Sparanise
- Cliente Calenia Energia SpA (Gruppo AXPO)
- Anno 2021
- Luogo Sparanise (CE) - Italia
Il Cliente
Da quasi 12 anni la MA.DE. Engineering assicura la sicurezza elettrica della Centrale Termoelettrica a ciclo combinato della Calenia Energia nel comune di Sparanise in provincia di Caserta.
La centrale, gestita dal gruppo AXPO, è dotata di proprie sezioni in AT connesse all’omonima stazione a 380 kV della società TERNA SpA tramite due linee aeree appartenenti alla rete di produzione e trasmissione nazionale. Ciascuna linea possiede proprie funi di guardia collegate al portale di amarro della centrale. L’impianto di terra delle due aree, Centrale e Terna, risultano in comunione. Le aree dei trasformatori MT/AT sono interconnesse con altri nodi di terra (cabine) con vari collegamenti. I generatori della centrale hanno una potenza complessiva di 800 MW suddivisa su due unità di trasformazione da 400 MW ciascuna, con neutro a 380 kV vincolato francamente a terra.
Il Servizio
La verifica periodica di legge dai contatti indiretti su impianti di terra annessi a impianti elettrici alimentati con tensione superiore ai 1000V è un onere di legge previsto dal DPR 462/01 (e richiamato dal Testo Unico sulla sicurezza D.Lgs 81/08) a carico del datore di lavoro.
Nel caso di impianti dotati di stazione elettrica di consegna in AT (tensione >30kV) connessa alla rete pubblica di Terna, il sistema in MT è alimentato dai trasformatori AT/MT di impianto.
In riferimento alla Norma CEI 99-3, è necessario garantire un impianto di terra che, in condizioni di guasto sul sistema AT (o anche su MT), non determini una situazione di pericolo per le persone. Per poter accertare il persistere dell’efficienza sistemi di protezione dai contatti indiretti per guasto monofase a terra sistema AT e MT, sinteticamente sono previste le seguenti attività:
- reperimento dei parametri della corrente di guasto monofase a terra in AT e valutazione delle correnti di guasto relativa alla rete interna MT;
- misure strumentali di impedenza totale di terra, di continuità ed ispezione a vista;
- misure strumentali delle tensioni di contatto con circuito di prova per simulazione guasto in AT;
- analisi dei risultati ed emissione del verbale finale, in coerenza con le disposizioni del DPR 462/01 e la norma UNI ISO CEI/EN 17020 per gli Organismi di Ispezione.
Per maggiori dettagli sulle attività operative e/o sul nostro “Regolamento generale delle attività di ispezione”, seguire i link di riferimento.
Le Misure
Nel caso di un impianto connesso alla rete a 380 kV, le caratteristiche e la morfologia dell’impianto di terra disperdente devono garantire un basso valore di “Resistenza di terra” (Rt) per limitare il valore della “Tensione totale di terra” (UE) a garanzia delle condizioni di sicurezza per le persone. La sola misura della Rt non sempre è sufficiente ad assicurare tali condizioni e pertanto si ricorre alla verifica in campo delle tensioni di contatto simulando un guasto sul sistema AT.
Difatti, nel caso si verifichi un guasto monofase verso terra sul sistema a 380 kV, la rete disperdente sarà interessata da una corrente di corto circuito di valore pari a 14,3 kA con un tempo di estinzione di 0,35s (valore epurato dei contributi relativi ai generatori della centrale stessa).
Tale corrente di guasto provoca elevazioni dei potenziali di terra in tutta l’area del complesso in esame, con riflessi anche nelle zone esterne limitrofe. Le tensioni che si manifestano sono proporzionali alla sua entità.
Nella fattispecie, la misura delle tensioni di contatto ha permesso di verificare, con esito positivo, la mappa probante delle tensioni che si manifestano dentro e fuori l’area della centrale, applicando una corrente di prova superiore ai 50A come da indicazione della norma CEI EN 50522 (CEI 99-3). I rilievi sono stati effettuati in condizioni di tempo sereno e terreno asciutto.
In particolare, secondo quanto prescritto dalla norma CEI EN 50522, per le tensioni di contatto, con un tempo di persistenza del guasto di 0,35 s, non si deve superare il valore di 340 V.
Non preoccupano i potenziali esportabili o importabili essendo presenti interruzioni metalliche o giunti isolanti per le condotte dell’acqua potabile e del metano. I valori delle tensioni che si manifestano sono proporzionali all’entità di detta corrente, ma in nessun caso risultano al di fuori dei limiti previsti dalla norma CEI EN 50522 (CEI 99-3). Eventuali guasti a terra in MT della centrale non destano preoccupazione, in virtù della limitatezza delle correnti di terra e dello scarso coinvolgimento del sistema disperdente.