• Dipartimento Organismo Abilitato DPR 462/01 (DOA)
  • Nome Lavoro Misura delle tensioni di contatto presso CIRA di Capua (CE)
  • Cliente CIRA S.c.p.A.
  • Anno 2023
  • Luogo Capua (CE) - Italia

Il Cliente

La MA.DE. Engineering assicura da quasi 20 anni la sicurezza elettrica del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA) analizzando tutti gli elementi della rete elettrica interna allo stabilimento ed ai vari laboratori di prova.

Gli impianti elettrici AT-MT-BT del Centro C.I.R.A. SCpA di Capua (CE) sono dotati di un unico impianto di messa a terra. In riferimento agli impianti AT esistono due aree a 150 kV: quella di “amarro” delle linee aeree e la stazione di trasformazione AT/MT. A sua volta l’area di amarro è suddivisa in area Terna SpA ed area C.I.R.A. SCpA, con maglia di terra comune ad entrambe. Dall’area dei trasformatori di stazione si estende la rete MT a diverse tensioni di esercizio (32,5 e 20 kV) che collega le cabine di trasformazione per l’alimentazione dei laboratori a 6kV e della rete in bt a 400V. L’area dei trasformatori AT/MT è interconnessa agli altri nodi di terra dei locali in media e bassa tensione con vari collegamenti.

Il Servizio

La verifica periodica di legge dai contatti indiretti su impianti di terra annessi a impianti elettrici alimentati con tensione superiore ai 1000V è un onere di legge previsto dal DPR 462/01 (e richiamato dal Testo Unico sulla sicurezza D.Lgs 81/08) a carico del datore di lavoro.

Nel caso di impianti dotati di stazione elettrica di consegna in AT (tensione >30kV) connessa alla rete pubblica di Terna, il sistema in MT è alimentato dai trasformatori AT/MT di impianto.

In riferimento alla Norma CEI 99-3, è necessario garantire un impianto di terra che, in condizioni di guasto sul sistema AT (o anche su MT), non determini una situazione di pericolo per le persone. Per poter accertare il persistere dell’efficienza sistemi di protezione dai contatti indiretti per guasto monofase a terra sistema AT e MT, sinteticamente sono previste le seguenti attività:

  • reperimento dei parametri della corrente di guasto monofase a terra in AT e valutazione delle correnti di guasto relativa alla rete interna MT;
  • misure strumentali di impedenza totale di terra, di continuità ed ispezione a vista;
  • misure strumentali delle tensioni di contatto con circuito di prova per simulazione guasto in AT;
  • analisi dei risultati ed emissione del verbale finale, in coerenza con le disposizioni del DPR 462/01 e la norma UNI ISO CEI/EN 17020 per gli Organismi di Ispezione.

Per maggiori dettagli sulle attività operative e/o sul nostro “Regolamento generale delle attività di ispezione”, seguire i link di riferimento.

Le Misure

Nel caso di un impianto connesso alla rete a 150 kV, le caratteristiche e la morfologia dell’impianto di terra disperdente devono garantire un basso valore di “Resistenza di terra” (Rt) per limitare il valore della “Tensione totale di terra” (UE) a garanzia delle condizioni di sicurezza per le persone. La sola misura della Rt non sempre è sufficiente ad assicurare tali condizioni e pertanto si ricorre alla verifica in campo delle tensioni di contatto simulando un guasto sul sistema AT.

Difatti, nella fattispecie nel caso si verifichi un guasto monofase verso terra sul sistema a 150 kV, la rete disperdente è interessata da una corrente di corto circuito di 11,2 kA, che provoca elevazioni dei potenziali di terra nell’area del C.I.R.A., con riflessi anche nelle zone esterne., per un tempo di 0,75s (tempo di estinzione del guasto). Le tensioni che si manifestano sono proporzionali alla sua entità.

La misura delle tensioni di contatto ha permesso di verificare, con esito positivo, la mappa probante delle tensioni che si manifestano dentro e fuori l’area del Centro CIRA, applicando una corrente di prova superiore ai 50A come da indicazione della norma CEI EN 50522 (CEI 99-3). I rilievi sono stati effettuati in condizioni di tempo sereno e terreno asciutto.

In particolare, secondo quanto prescritto dalla norma CEI EN 50522, per le tensioni di contatto, con un tempo di persistenza del guasto di 0,75 s, non si deve superare il valore di 145 V.

Non preoccupano i potenziali esportabili o importabili essendo presenti interruzioni metalliche o giunti isolanti per le condotte dell’acqua potabile e del metano. I valori delle tensioni che si manifestano sono proporzionali all’entità di detta corrente, ma in nessun caso risultano al di fuori dei limiti previsti dalla norma CEI EN 50522 (CEI 99-3). Eventuali guasti a terra in MT della centrale non destano preoccupazione, in virtù della limitatezza delle correnti di terra (di tipo capacitivo o resistivo) e dello scarso coinvolgimento del sistema disperdente.