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Il rifasamento in presenza di impianti fotovoltaici

Al fine di consentire al Servizio Elettrico Nazionale di veicolare sulla sua rete valori di corrente quanto più prossimi ai valori utili di corrente assorbiti dagli utilizzatori, l’ARERA con delibera 654/2015/R/eel ha fissato le regole relative al valore minimo del fattore di potenza “Cos ϕ”, corrispondente alla massima energia reattiva prelevabile dalla rete.

Tale delibera deve essere applicata per tutti gli impianti in media tensione e per gli impianti in bassa tensione con potenza disponibile > di 16,5 kW. Per il mancato rispetto dei valori del fattore di potenza stabiliti dalla delibera sono previsti corrispettivi penali nella bolletta elettrica. Tali indicazioni sono state integrate anche da vincoli e sanzioni più stringenti dalla deliberazione 232/2022/R/eel della stessa autorità.

Diversamente da quanto si possa pensare, la presenza di un impianto fotovoltaico, utile e necessario per il raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico della rete, rende ancora più critiche le condizioni previste dall’authority.

Infatti, a parità di fabbisogno di energia elettrica (energia attiva e reattiva), la presenza del fotovoltaico (che fornisce solo componente attiva all’utenza) aumenta in percentuale l’assorbimento di energia reattiva dal distributore, con un fattore di potenza inferiore (rispetto ad un’analoga situazione impiantistica senza impianto fotovoltaico).

La MA.DE. Engineering Srl, con i suoi tecnici qualificati e l’impiego di strumentazioni sempre più aggiornate alle richieste di efficientamento strutturale, è all’avanguardia per la rilevazione dei dati previsti dall’ARERA, così da poter migliorare le condizioni di esercizio degli impianti fotovoltaici ed evitare di incorrere nelle sanzioni economiche previste per il mancato e adeguato rifasamento.

Dove le Norme richiedono l’interruttore differenziale di tipo B

Per la protezione contro i contatti indiretti, nei sistemi di alimentazione PV si devono installare differenziali di tipo B sul lato corrente alternata, qualora il convertitore non sia esente per costruzione dall’iniettare correnti continue di guasto a terra nell’impianto elettrico (cfr. CEI 64-8, art. 712.413.1.1.1.1). Se però esiste almeno una separazione tra il lato in corrente alternata e quello in continua, esso può non essere installato, sempre che ci sia una dichiarazione del costruttore dell’inverter riguardo all’impossibilità che esso possa far circolare corrente continua in caso di guasto a terra. 

Per i Sistemi di Trasferimento Statici (STS) e i Gruppi Statici di Continuità (UPS), nel caso il loro progetto preveda la possibilità di una corrente di guasto verso terra con componenti in corrente continua, deve essere precisato nelle istruzioni d’installazione che gli interruttori differenziali dell’edificio siano di tipo B, per gli UPS e gli STS trifase, e di tipo A, per quelli monofase (cfr. CEI EN 62040-1, art. 4.7.12 e CEI EN 62310-1, art. 4.1.10). Per ciò che riguarda la ricarica dei veicoli elettrici, nel caso di alimentazione trifase, si devono adottare misure di protezione sensibili alle correnti continue di guasto a terra, ad esempio dispositivi differenziali di tipo B (cfr. CEI 64-8 art. 722.531.1) (nota 6).

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Cos’è un sistema di protezione generale

Un tema importante per la sicurezza ed il corretto esercizio degli impianti elettrici connessi in MT è il sistema di protezione generale. Come esperti di sicurezza elettrica, ci teniamo ad una corretta divulgazione su quelli che sono degli argomenti di interesse quotidiano e vogliamo fornirti informazioni importanti su questo sistema e sulle responsabilità e necessità di controllo e manutenzione.

Prima di farlo, però, partiamo dall’inizio dandone una prima ed indispensabile definizione.

Cosa si intende per SPG?

Il sistema di protezione generale (SPG) è un insieme di dispositivi elettrici e tecnologie di sicurezza che hanno lo scopo di proteggere le persone e le attrezzature in caso di guasti o anomali funzionamenti dell’impianto elettrico interno all’utente.
In accordo con la Norma tecnica CEI 0-16, esso è almeno costituito da:

  • relè di protezione, con relativa alimentazione, dotato delle soglie di massima corrente e guasto a terra (eventualmente direzionale);
  • trasformatori/trasduttori di corrente di fase e di terra (ed eventualmente trasformatori/trasduttori di tensione) con le relative connessioni al relè di protezione;
  • circuiti di apertura dell’interruttore generale.

Il sistema di protezione generale rappresenta un elemento fondamentale per garantire la sicurezza dell’impianto elettrico e prevenire potenziali danni alle persone e alle attrezzature. Infatti, in caso di guasti o problemi nell’impianto, il sistema nel suo complesso si attiva automaticamente per interrompere il flusso di corrente elettrica e prevenire il verificarsi di situazioni pericolose.

Il SPG deve comprendere un relé (protezione generale, PG) che realizzi:

  • protezione di massima corrente di fase almeno bipolare a tre soglie, una a tempo dipendente, le altre due a tempo indipendente definito;
  • protezione di massima corrente omopolare a due soglie, oppure (nei casi previsti dalla norma) protezione direzionale di terra a due soglie e massima corrente omopolare a una soglia.

Responsabilità, controllo e manutenzione dei sistemi di protezione

L’utente è responsabile del corretto funzionamento dei propri sistemi di protezione che devono essere opportunamente installati, mantenuti e controllati periodicamente. In particolare, in fase di attivazione e ogni 5 anni è necessario verificare mediante idonea cassetta prova relè (conforme a CEI 0-16) tutte le funzionalità delle protezioni, incluso il tempo di apertura degli interruttori.

Per questo motivo, è essenziale che il sistema di protezione generale sia progettato e installato da professionisti qualificati e specializzati nel settore delle verifiche e sicurezza elettrica. 

Solo così si potrà garantire un funzionamento efficace e affidabile del sistema, e una maggiore sicurezza per le persone e le attività, evitando disservizi al distributore in caso di guasti sulla rete interna dell’utente, con possibili sanzioni e/o rivalse da parte dello stesso.

Conclusioni

In conclusione, il sistema di protezione generale rappresenta uno degli elementi chiave per la sicurezza degli impianti elettrici connessi in MT e consente al distributore il corretto esercizio della rete pubblica di distribuzione.

Il nostro dipartimento di Misure e Verifiche Elettriche, tra le varie attività, si occupa di supportare le imprese e i proprietari di complessi industriali che necessitano di servizi di verifiche e sicurezza elettrica periodiche per garantire la protezione e la sicurezza delle proprie attività.

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